N. 11 del 1/7/1998



I filtri per la Rete


Per filtrare i contenuti via Internet esistono essenzialmente due metodi. Il primo consiste nell'analizzare il contenuto del materiale in linea man mano che viene scaricato bloccando le pagine che presentano contenuti non voluti. Questo è il metodo usato dai sistemi di protezione antivirus che eseguono una scansione dei file alla ricerca di frammenti di codice che possano essere identificati come appartenenti a un virus3. Utilizzando questa tecnica, servizi come AltaVista o Lycos, per esempio, possono avvisare l'utente della presenza di alcuni contenuti non desiderati o addirittura bloccare l'accesso a documenti che presentano determinate caratteristiche. In tale modo però, per individuare eventuali contenuti non richiesti deve essere analizzato tutto il contenuto di un documento, rendendo il procedimento eccessivamente laborioso.

Per risolvere questo e altri inconvenienti, alcuni anni fa il World Wide Web Consortium (W3C, l'ente patrocinato dal Massachusetts Institute of Technology che si occupa di regolamentare le tecnologie impiegate nel Web) ha sviluppato una tecnica alternativa che prevede l'impiego di particolari etichette associate alle pagine Web, che forniscono una breve descrizione del documento o dell'intero sito Web in una forma facilmente leggibile dal calcolatore. In questo modo è possibile la definizione di una politica di accesso ai contenuti in Rete più efficace. In molti casi infatti il blocco di alcuni contenuti o la semplice sconnessione dal Web sono risposte troppo brutali; è meglio poter utilizzare un metodo più flessibile che permetta di escludere alcuni temi a determinati utenti lasciandoli visibili ad altri4. Il principio di funzionamento è semplice. L'autore della pagina Web o una società indipendente emette un'etichetta che identifica il contenuto delle pagine seguendo un insieme di regole noto. Per esempio rsac (Recreational Software Advisory Council) utilizza quattro valori che indicano il livello di violenza, di nudità, di atti sessuali e di linguaggio potenzialmente offensivo, mentre SafeSurf, utilizza nove livelli per indicare il contenuto di un documento. Sulla base delle indicazioni di un supervisore (che potrebbe essere una coppia di genitori o un responsabile dei sistemi informativi di una azienda) il software di accesso permette l'accesso alla pagina selezionata tramite il proprio browser. I criteri di scelta in pratica sono tre e dipendono dalle scelte del supervisore (alcuni genitori o datori di lavoro sono più permissivi di altri), dalla natura dell'utente (ciò che è appropriato per un ventenne potrebbe non esserlo per un bambino di otto anni) e dal contesto (il sito della propria squadra del cuore può andare bene a casa, ma essere del tutto fuori luogo in ufficio o a scuola).

Questo insieme di standard, chiamato pics (Platform for Internet Contents Selection) non si occupa di definire il contenuto delle etichette, ma di indicare solo il modo con cui devono essere realizzate. Le specifiche pics sono state adottate velocemente. Già nel 1986 Microsoft, Netscape, SurfWatch, CyberPatrol le hanno inserite nei loro prodotti, seguiti da altre software house e da fornitori di contenuti come Aol, At&t Worldnet, Compuserve e Prodigy.

L'importanza dello standard pics è notevole. Prima della sua adozione infatti i software di selezione bloccavano l'accesso ai documenti che non erano permessi. Ora lo stesso documento può essere reso accessibile a determinate categorie di utenti ma non ad altre. Infatti, non tutti hanno bisogno di bloccare lo stesso materiale. Per esempio i genitori potrebbero evitare l'esposizione dei loro figli di materiale pornografico o rappresentante scene di violenza, i responsabili di un'azienda potrebbero voler bloccare l'accesso a siti ricreativi dei loro impiegati durante le ore di lavoro, mentre alcuni governi potrebbero voler impedire l'accesso a materiale che è legale in altri Paesi ma non nel loro.



CategoriaSottocategoria
Software funzionale e di produttivita'Internet Publishing e browsing

top


© Mondadori Informatica S.p.A. -1998
Tutti i diritti di proprietα letteraria e artistica riservati